Comunicato congiunto Ordini dei Medici su emendamenti al Decreto Cura Italia n. 18 del 17.03.2020
Data:
6 Aprile 2020
Comunicato congiunto del 5 aprile 2020
degli Ordini dei Medici e Odontoiatri della provincia di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano e Parma
Gli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri delle provincie di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano e Parma, esprimono grande preoccupazione e disappunto per quanto sta accadendo in riferimento agli emendamenti che si stanno presentando in Senato al Decreto Cura Italia, in particolare modo per le immunità che si stanno cercando di adottare a favore delle strutture sanitarie in caso di danni agli operatori.
“Proposte crudeli e offensive che offendono la dignità degli operatori tutti, medici e infermieri per primi” e di concerto con tutti gli altri ordini italiani chiedono il ritiro degli emendamenti presentati.
A ieri erano 77 i medici morti in Italia a causa del COVID19. Solo in Piemonte oltre 60 sono ricoverati in condizioni serie. Dei medici risultati positivi al COVID 19 si è perso ormai il conto, ma si stima che il 15% degli operatori sia stato contagiato.
A fronte di questi dati, nella discussione al Senato sulla conversione in legge del decreto Cura Italia (D.L. n. 18 del 17 marzo 2020) sono stati presentati degli emendamenti che prevedono una sostanziale immunità per le strutture sanitarie e per i soggetti preposti alla gestione della crisi sanitaria, in riferimento agli avventi avversi accaduti durante la pandemia da COVID 19, e in particolare “in caso di danni agli operatori”.
Gli emendamenti, con sfumature diverse in base al proponente, sostengono tutti lo stesso concetto. I proponenti sono esponenti delle forze di governo e di opposizione.
Dunque nessuna colpa se i DPI non sono arrivati, se i tamponi non si sono potuti fare, se i respiratori e i caschi non sono stati forniti in numero sufficiente, se la gravità dell’epidemia è stata sottostimata, se l’organizzazione è stata incapace, incerta, lenta e lacunosa.
Nessuno può indagare.
Noi medici siamo stati definiti eroi che devono lavorare con abnegazione e spirito di servizio, e tanto basta.
Si piangono i pazienti, ma non si potrà verificare se i sanitari sono stati messi nelle condizioni di curare con tutti gli strumenti possibili. E se sono stati tutelati o mandati ad ammalarsi nell’esercizio della loro professione.
Questi emendamenti sono crudeli, sprezzanti e offensivi per una categoria che sta lavorando e combattendo a mani nude, emendamenti inaccettabili in uno Stato di Diritto.
Gli Ordini dei Medici della Sardegna e l’Ordine dei Medici di Parma, chiedono ai proponenti il ritiro immediato di quanto presentato, chiedono le loro scuse agli operatori tutti e al Paese per aver pensato di assolvere a priori le strutture sanitarie e le istituzioni che avevano la responsabilità e il dovere di tutelarci tutti. Tutta l’Italia è al nostro fianco.
Raimondo Ibba, Presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della provincia di Cagliari
Nicola Addis, Presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della provincia di Sassari
Maria Giobbe, Presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della provincia di Nuoro
Antonio Sulis, Presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della provincia di Oristano
Pier Antonio Muzzetto, Presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della provincia di Parma
Ultimo aggiornamento
6 Aprile 2020, 13:42